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Il complesso monumentale di Santa Lucia \"Extra Moenia\"<\/b><\/p>\r\n

Piazza Santa Lucia \u00e8 uno dei luoghi pi\u00f9 cari ai Siracusani, poich\u00e9, nella citt\u00e0 che le diede i natali, la Santa Patrona sub\u00ec il martirio nell' anno 304, divenendo per tutti esempio di virt\u00f9 e coraggio. Il complesso monumentale che la piazza ospita, \u00e8 situato nella zona della Borgata, quartiere nato solo alla fine dell' 800, e comprende la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro e l'annesso convento dei Padri Francescani, il Tempietto ottagonale, che custodisce il sepolcro della Santa e la Catacomba, risalente ai secoli III, IV e V e utilizzata come luogo di culto anche nei secoli successivi.\r\nLa piazza ospita quindi monumenti risalenti a vari periodi storici dedicati alla Santa e ci\u00f2 dimostra che il culto \u00e8 da sempre molto sentito dalla popolazione a tal punto che i Siracusani non si sono risparmiati di curarla e restaurarla. Il quartiere circostante, che ha visto la sua espansione con la pianificazione urbanistica degli anni '20, ha per\u00f2 quasi completamente occultato il complesso monumentale che, un tempo, si trovava in aperta campagna e oggi, chi giunge qui, non riesce pi\u00f9 a scorgere da lontano il mare e il vicino Porto Piccolo. Nonostante ci\u00f2 la chiesa, dal 1926 Parrocchia di Santa Lucia, \u00e8 aperta al culto e, durante la settimana dei festeggiamenti in onore della Patrona, \u00e8 sempre meta di pellegrini e chiunque giunga in questo luogo respira immediatamente la spiritualit\u00e0 che ancora oggi esso conserva.<\/p>\r\n\r\n<\/div>\r\n

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La catacomba<\/b><\/p>\r\n
La zona in cui sorge il complesso monumentale di Santa Lucia Extra Moenia aveva acquisito un valore simbolico per gli adepti della religione cristiana gi\u00e0 dal III sec d.C e ci\u00f2 \u00e8 testimoniato dalla presenza di nuclei catacombali dove i cristiani celebravano i loro riti e seppellivano i loro morti. Secondo la tradizione agiografica, inoltre, il corpo della martire siracusana fu seppellito proprio in un arcosolio del gruppo catacombale, che da quel momento divenne un luogo deputato per le celebrazioni religiose che si svolgevano in citt\u00e0.\r\nLa Catacomba, sottostante l'attuale Piazza Santa Lucia, si estende a sud-ovest della chiesa ed \u00e8 caratterizzata da una morfologia piuttosto complessa. Essa infatti \u00e8 costituita da un cimitero di comunit\u00e0 e da alcuni ipogei di diritto privato ascrivibili ai secoli III, IV e V e conserva al suo interno testimonianze archeologiche risalenti all' et\u00e0 bizantina e all'et\u00e0 Normanna. L'archeologia attesta cos\u00ec la continuit\u00e0 del culto della Santa nel cimitero sotterraneo e nella Basilica superiore.<\/p>\r\n\r\n<\/div>","post_title":"Basilica Santuario Santa Lucia al Sepolcro","post_excerpt":"","post_status":"publish","comment_status":"closed","ping_status":"closed","post_password":"","post_name":"santuario-santa-lucia-al-sepolcro","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-12-01 11:31:55","post_modified_gmt":"2023-12-01 10:31:55","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/comunesiracusa.dedadigital.dev\/?post_type=luogo&p=4536","menu_order":0,"post_type":"luogo","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"},{"ID":343,"post_author":"22","post_date":"2023-05-29 10:44:52","post_date_gmt":"2023-05-29 08:44:52","post_content":"Le indagini archeologiche nella Catacomba di Santa Lucia, condotte da Paolo Orsi dal 1916 al 1919, sono state mirate a capire la natura del collegamento esistente tra la Catacomba e il cosiddetto sepolcro della santa.
Le indagini archeologiche nella Catacomba di Santa Lucia, condotte da Paolo Orsi dal 1916 al 1919, sono state, tra l'altro, mirate a capire la natura del collegamento esistente tra la Catacomba e il cosiddetto sepolcro della santa, l'arcosolio che secondo la tradizione aveva accolto il corpo della martire e che era stato isolato nel 1685 per essere inglobato nella chiesa ottagona. Lo sbancamento di parte della regione cimiteriale C per la realizzazione della chiesa del Sepolcro dei Santa lucia ha irrimediabilmente compromesso la comprensione dell'assetto topografico della catacomba in questo settore.\r\nAnche in questo caso la genesi e lo sviluppo della catacomba sembrano riecheggiare i prototipi romani: simile l'articolazione del cimitero in pi\u00f9 regioni (quattro per la precisione, denominate A-D), nate anche dall'accorpamento di ipogei di diritto privato (ipogeo anonimo della regione D) oltre che dal reimpiego di preesistenze di natura culturale (\u00e8 il caso del cosiddetto sacello pagano della regione C, databile in et\u00e0 ellenistica); simile lo schema delle gallerie con loculi impilati alle pareti nelle regioni A e B, presumibilmente le pi\u00f9 antiche (met\u00e0 del terzo secolo); l'organizzazione spaziale dei\u00a0cubicula\u00a0<\/i>di varie dimensioni, disposti regolarmente lungo le due gallerie principali della regione C e affini alle soluzioni adottate nei cimiteri cristiani dell'Etruria meridionale. Non ci sorprende la trasformazione di una zona riservata della catacomba, destinata a sepolture privilegiate, in un'area di culto nel periodo successivo all' utilizzazione funeraria perch\u00e8 dinamiche simili di interventi monumentali le notiamo nelle pi\u00f9 note catacombe romane (oratorio bizantino \" con triplice strato di affreschi, aperto al culto almeno fino alla met\u00e0 del tredicesimo secolo\" con un affresco riproducente i \"Quaranta Martiri di Sebastia\", databile nella prima met\u00e0 dell'ottavo secolo secondo uno studio recente).
I vasti complessi cimiteriali sotterranei, noti sotto il nome di catacombe, testimoniano l\u2019intensa vita spirituale e la consistenza della comunit\u00e0 cristiana della citt\u00e0 toccata, nel 61, dalla predicazione dell\u2019Apostolo Paolo.\r\nLa prima \u00e8 la\u00a0Catacomba di Santa Lucia\u00a0<\/b>che si sviluppa per lo pi\u00f9 sotto l\u2019omonima piazza. Il nucleo pi\u00f9 antico risale agli anni 220 - 230 e si articola su ben tre livelli. \u00c8 probabile che i primi fedeli abbiano voluto seppellire i propri cari nei pressi della tomba della pi\u00f9 celebre martire siracusana, Lucia. L\u2019uso di questo cimitero si protrasse fino alla piena et\u00e0 bizantina (VIII - IX secolo).\r\nLe\u00a0Catacombe di S. Maria di Ges\u00f9 e di Vigna Cassia\u00a0<\/b>inglobano due nuclei risalenti agli anni 220 - 230 la prima e 250 - 256 la seconda. Sono ubicate nella zona compresa tra via A. Von Platen e viale Teocrito. Fuso nel vasto intreccio dei cunicoli sotterranei, il complesso cimiteriale rimase in uso fino al IV secolo.\r\nLe ultime catacombe siracusane sono quelle di\u00a0S. Giovanni <\/b>che risalgono agli anni 315 - 360 con inumazioni che raggiungono la fine del secolo successivo. La particolarit\u00e0 di questo vasto complesso \u00e8 l\u2019organicit\u00e0 dell\u2019impianto che si sviluppa intorno ad una galleria principale (decumanus maximus<\/i>) ottenuto mediante l\u2019ampliamento di un acquedotto greco. Su questo si innestano perpendicolarmente altre gallerie di minori dimensioni nelle quali si aprono le sepolture ad arcosolii.","post_title":"Catacomba di Santa Lucia","post_excerpt":"","post_status":"publish","comment_status":"closed","ping_status":"closed","post_password":"","post_name":"catacomba-di-santa-lucia","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-11-21 08:42:26","post_modified_gmt":"2023-11-21 07:42:26","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/comunesiracusa.dedadigital.dev\/?post_type=luogo&p=343","menu_order":0,"post_type":"luogo","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"},{"ID":351,"post_author":"22","post_date":"2023-05-29 11:35:14","post_date_gmt":"2023-05-29 09:35:14","post_content":"L\u2019area funeraria della Vigna Cassia \u00e8 costituita da un cimitero di comunit\u00e0 e da cinque ipogei di diritto privato, ascrivibili cronologicamente ai secoli III, IV e V.
L\u2019area funeraria della Vigna Cassia, visitabile su richiesta alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra di Siracusa, \u00e8 costituita da un cimitero di comunit\u00e0 e da cinque ipogei di diritto privato, ascrivibili cronologicamente ai secoli III, IV e V. Proponendo uno sviluppo topografico affine ai modelli romani, la catacomba vera e propria si articola in tre regioni \u2013 S. Maria di\u00a0Ges\u00f9 Maggiore e Marcia \u2013 di cui le prime due nascono gi\u00e0 nell\u2019ambito del III sec., l\u2019ultima invece soltanto nel IV. La visione della pianta certifica quanto detto: il cimitero di S. Maria di Ges\u00f9, alla vostra destra, \u00e8 ricavato dall\u2019allargamento di un acquedotto preesistente, sulle pareti del quale vengono tagliati una serie di loculi (cavit\u00e0 rettangolari con il lato lungo a vista); la soluzione consente un intervento veloce ed economico sulla roccia che ben si addice ad un periodo precostantiniano. Troviamo una conferma della cronologia alta di questa regione nel cimitero Maggiore, localizzabile al centro della pianta e databile, sulla base di un gruzzolo contenente, tra l\u2019altro, monete emesse sotto Galieno e Claudio II il Gotico, alla met\u00e0 circa del III sec. I materiali rinvenuti in quest\u2019area confermano la datazione, proponendo una commissione di cultura pagana e cultura cristiana che Santi Luigi Agnello, gi\u00e0 negli anni cinquanta, aveva giustamente messo in rilievo.\r\nUn cimitero di comunit\u00e0 non esclude l\u2019esistenza di spazi privati (cubicola), che sono quasi fisiologici e che, nel caso in esame, sono rappresentati da piccole rotonde ricavate da un reimpiego, non particolarmente curato, di cisterne disattivate del precedente impianto di approvvigionamento idrico della citt\u00e0.\r\nUno sviluppo topografico meno confuso caratterizza il cimitero di Marcia, a sinistra nella pianta, il cui impianto regolare ricorda da vicino quello della catacomba di San Giovanni. La datazione della genesi di questa regione si sposta quindi al IV sec., in et\u00e0 posteriore alla Pace della Chiesa, con un\u2019utilizzazione ancora nel pieno V sec., suggerita anche dalla cronologia che tradizionalmente ha accompagnato la pittura di Marcia, localizzabile nella lunetta di un arcosolio della diramazione nordoccidentale del cimitero.\r\nIl pluralismo ideologico che qualifica i nuclei originari della catacomba, interessa a maggior ragione gli ipogei della platea soprastante il cimitero di comunit\u00e0 che, destinati a servire singole famiglie o corporazioni, rivelano una convivenza ancora pi\u00f9 accentuata fra pagani e cristiani. Sono ancora una volta le iscrizioni gli indicatori pi\u00f9 efficaci di tale fenomeno. E\u2019 da segnalare il restauro delle pitture dell\u2019ipogeo II, realizzato nell\u2019ottobre del 1997 dalla PCAS-Siracusa, che ci ha restituito le immagini nitide di un ciclo figurativo a soggetto interamente cristiano, documento fra i pi\u00f9 preziosi del patrimonio sotterraneo di Siracusa.\r\nSalvezza e resurrezione dell\u2019anima sono i concetti espressi simbolicamente dalle scene che decorano due arcosoli dell\u2019ipogeo: due momenti della trilogia di Giona, Daniele nella fossa dei leoni, ritratto di defunto fra oranti, resurrezione di Lazzaro e\u00a0pavoni<\/a>\u00a0inseriti nei giardini fioriti dell\u2019habitat paradisiaco.
I vasti complessi cimiteriali sotterranei, noti sotto il nome di catacombe, testimoniano l\u2019intensa vita spirituale e la consistenza della comunit\u00e0 cristiana della citt\u00e0 toccata, nel 61, dalla predicazione dell\u2019Apostolo Paolo.\r\nLa prima \u00e8 la\u00a0Catacomba di Santa Lucia\u00a0<\/b>che si sviluppa per lo pi\u00f9 sotto l\u2019omonima piazza. Il nucleo pi\u00f9 antico risale agli anni 220 - 230 e si articola su ben tre livelli. \u00c8 probabile che i primi fedeli abbiano voluto seppellire i propri cari nei pressi della tomba della pi\u00f9 celebre martire siracusana, Lucia. L\u2019uso di questo cimitero si protrasse fino alla piena et\u00e0 bizantina (VIII - IX secolo).\r\nLe\u00a0Catacombe di S. Maria di Ges\u00f9 e di Vigna Cassia\u00a0<\/b>inglobano due nuclei risalenti agli anni 220 - 230 la prima e 250 - 256 la seconda. Sono ubicate nella zona compresa tra via A. Von Platen e viale Teocrito. Fuso nel vasto intreccio dei cunicoli sotterranei, il complesso cimiteriale rimase in uso fino al IV secolo.\r\nLe ultime catacombe siracusane sono quelle di\u00a0S. Giovanni <\/b>che risalgono agli anni 315 - 360 con inumazioni che raggiungono la fine del secolo successivo. La particolarit\u00e0 di questo vasto complesso \u00e8 l\u2019organicit\u00e0 dell\u2019impianto che si sviluppa intorno ad una galleria principale (decumanus maximus<\/i>) ottenuto mediante l\u2019ampliamento di un acquedotto greco. Su questo si innestano perpendicolarmente altre gallerie di minori dimensioni nelle quali si aprono le sepolture ad arcosolii.","post_title":"Catacombe di S. Maria di Ges\u00f9 e di Vigna Cassia","post_excerpt":"","post_status":"publish","comment_status":"closed","ping_status":"closed","post_password":"","post_name":"catacombe-di-s-maria-di-gesu-e-di-vigna-cassia","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-11-21 08:51:26","post_modified_gmt":"2023-11-21 07:51:26","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/comunesiracusa.dedadigital.dev\/?post_type=luogo&p=351","menu_order":0,"post_type":"luogo","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"},{"ID":354,"post_author":"22","post_date":"2023-05-29 11:54:00","post_date_gmt":"2023-05-29 09:54:00","post_content":"Le Catacombe di San Giovanni sono famose, secondo la tradizione, per aver ospitato nell'adiacente Cripta di San Marziano, primo vescovo di Siracusa, l'apostolo Paolo, il quale avrebbe predicato ai primi cristiani d'occidente.
Le\u00a0Catacombe di San Giovanni<\/strong>\u00a0sono famose, secondo la tradizione, per aver ospitato nell'adiacente Cripta di San Marziano, primo vescovo di Siracusa, l'apostolo Paolo, il quale avrebbe predicato ai primi cristiani d'occidente. Marziano o Marciano nel 39 fu mandato da San Pietro da Antiochia a Siracusa per predicarvi il vangelo.\r\n\r\nEsse furono costruite tra il 315 e il 360 d.C.<\/a>\u00a0successivamente manomesse per la ricerca di corpi di Santi e tesori e sono le uniche aperte al pubblico ed esplorate totalmente.\r\n\r\nSono situate nel zona di Akradina, nei pressi del sepolcro di san Marziano. La galleria principale, detta decumanus maximus, \u00e8 ricavata da un antico acquedotto greco, le cui tracce sono visibili sulla volta. Inoltre dalla galleria si pu\u00f2 accedere alle cinque tombe dei santi o dei martiri, zone pi\u00f9 grandi, di forma circolare o quadrata, chiamate di Eusebio, di Adelfia, di Antiochia, delle Sette Vergini e Anonima.\r\n
<\/p>\r\nIL REFRIGERIUM<\/strong>\r\n\r\nAttraverso una delle gallerie secondarie ci imbattiamo in una tomba dall\u2019aspetto singolare, si tratta di un\u2019arca\u00a0scavata nella roccia, la cui lastra di copertura presenta tre fori sulla superficie. Improvvisamente avvertiamo la forza sacrale e la bellezza di un rito antico: il Refrigerium, letteralmente \u201cil rinfresco\u201d, ovvero la cerimonia del banchetto funebre che aveva lo scopo di \u201cnutrire\u201d l\u2019anima del defunto e di favorirne il passaggio alla vita eterna. Attraverso i fori praticati sulla lastra di copertura, durante il banchetto, i vivi consolavano i morti versando\u00a0vino, latte e miele.
I vasti complessi cimiteriali sotterranei, noti sotto il nome di catacombe, testimoniano l\u2019intensa vita spirituale e la consistenza della comunit\u00e0 cristiana della citt\u00e0 toccata, nel 61, dalla predicazione dell\u2019Apostolo Paolo.\r\nLa prima \u00e8 la\u00a0Catacomba di Santa Lucia\u00a0<\/b>che si sviluppa per lo pi\u00f9 sotto l\u2019omonima piazza. Il nucleo pi\u00f9 antico risale agli anni 220 - 230 e si articola su ben tre livelli. \u00c8 probabile che i primi fedeli abbiano voluto seppellire i propri cari nei pressi della tomba della pi\u00f9 celebre martire siracusana, Lucia. L\u2019uso di questo cimitero si protrasse fino alla piena et\u00e0 bizantina (VIII - IX secolo).\r\nLe\u00a0Catacombe di S. Maria di Ges\u00f9 e di Vigna Cassia\u00a0<\/b>inglobano due nuclei risalenti agli anni 220 - 230 la prima e 250 - 256 la seconda. Sono ubicate nella zona compresa tra via A. Von Platen e viale Teocrito. Fuso nel vasto intreccio dei cunicoli sotterranei, il complesso cimiteriale rimase in uso fino al IV secolo.\r\nLe ultime catacombe siracusane sono quelle di\u00a0S. Giovanni <\/b>che risalgono agli anni 315 - 360 con inumazioni che raggiungono la fine del secolo successivo. La particolarit\u00e0 di questo vasto complesso \u00e8 l\u2019organicit\u00e0 dell\u2019impianto che si sviluppa intorno ad una galleria principale (decumanus maximus<\/i>) ottenuto mediante l\u2019ampliamento di un acquedotto greco. Su questo si innestano perpendicolarmente altre gallerie di minori dimensioni nelle quali si aprono le sepolture ad arcosolii.","post_title":"Catacombe di San Giovanni","post_excerpt":"","post_status":"publish","comment_status":"closed","ping_status":"closed","post_password":"","post_name":"catacombe-di-san-giovanni","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-11-21 08:51:56","post_modified_gmt":"2023-11-21 07:51:56","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/comunesiracusa.dedadigital.dev\/?post_type=luogo&p=354","menu_order":0,"post_type":"luogo","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"post_count":4,"current_post":-1,"before_loop":true,"in_the_loop":false,"post":{"ID":4536,"post_author":"22","post_date":"2023-11-29 12:55:20","post_date_gmt":"2023-11-29 11:55:20","post_content":"Il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro \u00e8 un santuario eretto sul luogo in cui la santa siracusana fu martirizzata nel 304, durante la grande persecuzione voluta dall'imperatore Diocleziano
La chiesa, il convento dei frati minori francescani e il vicino sepolcro della Santa, presso il quartiere Santa Lucia della citt\u00e0, erano definiti extra moenia poich\u00e9 isolati rispetto alla restante parte di Siracusa. Proprio per questo era conosciuta anche come chiesa di Santa Lucia fuori le mura.\r\n\r\nLa chiesa, fu costruita intorno al 1100 dai normanni e dell'impianto normanno a pianta basilicale, chiusa da absidi, si conservano la facciata, il portale con i caratteristici capitelli e i primi due ordini della torre campanaria. Successive aggiunte e rimaneggiamenti ne hanno modificato l'aspetto a cominciare dal XIV secolo, epoca a cui e fatto risalire il rosone della facciata. Altri interventi si ebbero nel corso del '600, forse ad opera di Giovanni Vermexio, che costru\u00ec poco dopo la vicina chiesa del Sepolcro (1629), pur non risultandone documentazione certa.\r\n\r\nNel 1693 il terremoto cre\u00f2 parecchi danni subiti, determinando necessari interventi di ricostruzione, con l'aggiunta verso la piazza e sul prospetto, del portico (1723-34) attribuito a Pompeo Picherali (crollato nel 1970 e poi ricostruito) al quale si deve pure l'ultimo ordine della torre del 1740.\r\n\r\nL'interno mostra i rifacimenti di et\u00e0 aragonese, ai quali va ascritto il soffitto ligneo a travature dipinte (XIV secolo), restaurato nel 1940, e i rifacimenti operati nei primi decenni del Seicento, a partire dal 1626, quando alle colonne si sostituiscono i pilastri e furono aggiunte le cantorie stilisticamente attribuibili a Giovanni Vermexio. I restauri attuati in et\u00e0 moderna hanno poi liberato il tempio da molte sovrastrutture del XVIII e XIX secolo, riconducendolo al primitivo nitore.\r\n\r\nPosta presso il pilastro destro del presbiterio, vi \u00e8 la colonna del martirio della Santa, un motivo che si ripete anche nella decorazione della chiesa.\r\n\r\nIl 13 dicembre 2018, ricorrendo i 400 anni della custodia del luogo del martirio e della sepoltura di Santa Lucia da parte dei frati minori, l'arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, ha eretto la chiesa a santuario diocesano.\r\n\r\n
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Il complesso monumentale di Santa Lucia \"Extra Moenia\"<\/b><\/p>\r\n
Piazza Santa Lucia \u00e8 uno dei luoghi pi\u00f9 cari ai Siracusani, poich\u00e9, nella citt\u00e0 che le diede i natali, la Santa Patrona sub\u00ec il martirio nell' anno 304, divenendo per tutti esempio di virt\u00f9 e coraggio. Il complesso monumentale che la piazza ospita, \u00e8 situato nella zona della Borgata, quartiere nato solo alla fine dell' 800, e comprende la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro e l'annesso convento dei Padri Francescani, il Tempietto ottagonale, che custodisce il sepolcro della Santa e la Catacomba, risalente ai secoli III, IV e V e utilizzata come luogo di culto anche nei secoli successivi.\r\nLa piazza ospita quindi monumenti risalenti a vari periodi storici dedicati alla Santa e ci\u00f2 dimostra che il culto \u00e8 da sempre molto sentito dalla popolazione a tal punto che i Siracusani non si sono risparmiati di curarla e restaurarla. Il quartiere circostante, che ha visto la sua espansione con la pianificazione urbanistica degli anni '20, ha per\u00f2 quasi completamente occultato il complesso monumentale che, un tempo, si trovava in aperta campagna e oggi, chi giunge qui, non riesce pi\u00f9 a scorgere da lontano il mare e il vicino Porto Piccolo. Nonostante ci\u00f2 la chiesa, dal 1926 Parrocchia di Santa Lucia, \u00e8 aperta al culto e, durante la settimana dei festeggiamenti in onore della Patrona, \u00e8 sempre meta di pellegrini e chiunque giunga in questo luogo respira immediatamente la spiritualit\u00e0 che ancora oggi esso conserva.<\/p>\r\n\r\n<\/div>\r\n
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La catacomba<\/b><\/p>\r\n
La zona in cui sorge il complesso monumentale di Santa Lucia Extra Moenia aveva acquisito un valore simbolico per gli adepti della religione cristiana gi\u00e0 dal III sec d.C e ci\u00f2 \u00e8 testimoniato dalla presenza di nuclei catacombali dove i cristiani celebravano i loro riti e seppellivano i loro morti. Secondo la tradizione agiografica, inoltre, il corpo della martire siracusana fu seppellito proprio in un arcosolio del gruppo catacombale, che da quel momento divenne un luogo deputato per le celebrazioni religiose che si svolgevano in citt\u00e0.\r\nLa Catacomba, sottostante l'attuale Piazza Santa Lucia, si estende a sud-ovest della chiesa ed \u00e8 caratterizzata da una morfologia piuttosto complessa. Essa infatti \u00e8 costituita da un cimitero di comunit\u00e0 e da alcuni ipogei di diritto privato ascrivibili ai secoli III, IV e V e conserva al suo interno testimonianze archeologiche risalenti all' et\u00e0 bizantina e all'et\u00e0 Normanna. L'archeologia attesta cos\u00ec la continuit\u00e0 del culto della Santa nel cimitero sotterraneo e nella Basilica superiore.<\/p>\r\n\r\n<\/div>","post_title":"Basilica Santuario Santa Lucia al Sepolcro","post_excerpt":"","post_status":"publish","comment_status":"closed","ping_status":"closed","post_password":"","post_name":"santuario-santa-lucia-al-sepolcro","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-12-01 11:31:55","post_modified_gmt":"2023-12-01 10:31:55","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/comunesiracusa.dedadigital.dev\/?post_type=luogo&p=4536","menu_order":0,"post_type":"luogo","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"},"comment_count":0,"current_comment":-1,"found_posts":4,"max_num_pages":1,"max_num_comment_pages":0,"is_single":false,"is_preview":false,"is_page":false,"is_archive":true,"is_date":false,"is_year":false,"is_month":false,"is_day":false,"is_time":false,"is_author":false,"is_category":false,"is_tag":false,"is_tax":true,"is_search":false,"is_feed":false,"is_comment_feed":false,"is_trackback":false,"is_home":false,"is_privacy_policy":false,"is_404":false,"is_embed":false,"is_paged":false,"is_admin":false,"is_attachment":false,"is_singular":false,"is_robots":false,"is_favicon":false,"is_posts_page":false,"is_post_type_archive":false,"thumbnails_cached":false}

Tipo di Luogo: Catacomba

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